(Cos’è il genio) Alla faccia del Play back – 1988 Marcella Bella

(Che Marcellacos’è il genio? È fantasia, intuizione, decisione e velocità d’esecuzione. (Il Perozzi – “Amici Miei”)

Era il 1988, uno die piu bei “Sanremo della Storia”.. vinse Massimo Ranieri con “perdere l’amore”. Una delle edizioni piu belle, almeno per le canzoni (da dimenticare i presentatori , Bosè e Carlucci, ed il rissoso dopfestival Biscardiano.

Fu l’anno in Luca Barbarossa, toccò il tema della violenza sulle donne e degli stupri con “L’amore Rubato”, della supenda “le Notte di Maggio” (scritta da Ivano Fossati per Fiorella Mannoia.

Il colpo di genio lo ebbe Marcella Bella, o chi per lei.  Infatti la brava cantante siciliana si presentò a Sanremo con una bella canzone scritta ovviamente dal fratello Gianni insieme con Alberto Salerno e ben arrangiata, come potete ascoltare nel video.

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The Amazing Summer of ’55

amazingEoin S. Young , scomparso nel 2014 è stato uno delle grandi firme britanniche (ma lui era neozelandese) dell’automobilismo sportivo.

In questo libro narra con una stupenda passione la stagione forse più intensa (sportivamente e drammaticamente) dell’automobilismo sportivo: il 1955. E lo fa con la passione di chi all’epoca dei fatti aveva 16 anni e visse quell’annata con gli occhi dell’appassionato che, solo dopo diventerà una grande firma del giornalismo

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Fiero di abitare in Via Facta

FIERO DI ABITARE IN VIA FACTA, NON IN VIA BOSELLI

Il primo responsabile di Caporetto non fu Cadorna, ma il governo ed il suo presidente Paolo Boselli (che fece la cavolata di dichiarare guerra alla Germania nel 1916, Germania che se fregava allegramente dell’Italia e delle beghe tra Italia ed Austria) . Fiero di essere il figlio di colui che si oppose a che Piscina dedicasse una via a Boselli, anche se il motivo storico fu un altro più strettamente legato alla storia piscinese e cumianese. E di abitare in quella via che NON divenne Via Boselli, ma Via Facta

I continui rinvii degli incompetenti a cinque stelle. Povera Torino…

metroSe a Torino si è costruita e quasi completata una linea di Metropolitana è stato un vero miracolo.
La settimana scorsa, il vicesindaco di Torino, Guido Montantari e cui posizioni pseudoecologistiche, ma potremmo dire pre-ottocentesche in materia di sviluppo sono ben note, ha espresso il suo pensiero a riguardo della linea 2 di Torino.

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Però…

Detesto i selfie, detesto chi riempe la propria pagina FB di Selfi, ad esprimere il proprio EGO.

Peggio ancora i Politici che hanno questa  tendenza folle ed esibinistinistica, che spesso li porta ad autogoal clamorosi, come la Raggi davanti al bosco in fiamme o l’Appnedino su un treno TAV.

Ho sempre considerato i selfie come una forma di autoesaltazione , di autogratificazione…. e poi scopri che nello slang americano, prima di autoscatto, “Selfie” vuol dire masturbazione… l’autogratificazione per eccellenza….

Selfie

 

Sono stato piu cattivo (Enrico Ruggeri)

RuggeriSe c’è un personaggio del mondo della musica (e della cultura italiana) fuori dalle regole e che non nasconde la cosa, questi è proprio Enrico Ruggeri. Mai condiscendete con l’ipocrisia imperante nella critica musicale italiana, dominate da un congrega di ricchi radical chic e a libro paga delle major discografiche, neppure quando racconta la propria vita, con quel fondi di rabbia che ha sempre ispirato le sue opera, canzoni , libri o programmi televisive o radiofonici che fossero.

Non eccede Ruggeri ne nel moralismo, ne nel tremendismo (facile sarebbe dipingersi come un ex profeta maledetto), ma piuttosto analizza la propria esistenza, il come questi avvenimenti abbiano forgiato in lui un certo carattere, un certo modo di vedere la vita. Magari rosicando un poco…

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Quando tutto questo sarà finito (Gioele Dix)

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Erroneamente , (ma non troppo visto gli esordi televisivi e le sue apparizioni in vari programmi comici) , Gioele Dix è considerate un semplice comico-cabarettista, ma non è così. Se non bastassero I suoi spettacoli teatrali (vi consiglio “Nascosto dove c’è più luce” e “Vorrei essere figlio di un padre felice”), anche i suoi romanzi dimostrano che è molto di più. Intanto è una persna di una cultura immensa.

Questo libro , di alcuni anni fa  racconta le avventure di un bambino ebreo, durante la seconda Guerra Mondiale.

Il bambino è il papà di David Ottolenghi (vero nome dell’artista) delle privazioni dovute alle leggi razziali, alla fuga in Svizzera,alla sua vita da profugo separato dalla famigliae il suo ritorno a casa.
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