Lo sport per gli americani

Lo sport si è evoluto nei secoli. Nei tempi medioevali, i tornei erano sfoggio delle doti militaresche, nell’ 800 lo sport moderno nasce in Gran Bretagna come modo per combattere l’alcolismo, ridurre i contrasti tra classi sociali ( calcio e rugby diventano interclassisti, attraverso quella che in fondo è una parodia della guerra) . La mentalità americana concepisce lo sport come spettacolo e strumento di arricchimento e realizzazione personale. Aborre il paramilitarisno degli Ultras e vede lo sport come intrattenimento, non come sfogo delle frustrazioni individuali e sociali. Anche in questo interclassista. Le contrapposizioni tra Bauscia e Turnavites non sono per loro. E personalmente preferisco così.24

Il mondo della Guerra fredda

Era un mondo che i giovani e trentenni di oggi forse possono solo immaginare. Il Muro fisico ed i reticolati della cortina di ferro, divideva l’Europa in due. Ricordo quando un anno e mezzo dopo, viaggiai venti giorni in giro per l”Europa, in Ungheria, Cecoslovacchia (sic), Polonia ed ex Germania est. Berlino era ancora veramente diversissima ad est ed ovest. In Polonia non trovavi quasi nessuno che parlasse una lingua occidentale (anche perchè sino a2 anni prima era vietatissimo tranne qualche bambino giovanissimo che cominciava a studiare francese o inglese), la cucina era povera (cetrioli, carne tritata cavoli e barbiabietole a volontà). Solo il Pivo (birra) ed i wafer (venduti al taglio come la pizza) erano ottimi. Ma sopratutto a Varsavia eri visto come un marziano, mentre a noi sembrava di essere caduti sulla scenografia di un film degli anni ’50. Ricordo quella vecchietta che in una chiesa di Varsavia, venne a stringerci la mano. Era la prima volta che conosceva un occidentale, che non fosse un odiato tedescho della sua gioventù devastata dalla Guerra. Nella foto il ponte delle Catene a Budapest (la città più occidentale, con molti che parlavano tedesco e sopratutto alcuni che avevano studiato italiano a scuola, residuo forse dell’impero Asburgico, visto che Fiume e la Dalmazia erano state Ungheresi)

sc039_026 Berlino

Altro che gli urlatori di oggi .

Altro che gli urlatori di oggi .. (grazie a Francesco Ferrandino )
“A Firenze il cielo è striato d’azzurro come da contratto, l’autunno è un’ipotesi, e quasi nessuno parla del matrimonio di Pippo Baudo. Il terreno è perfettamente agibile, la ventilazione è inapprezzabile, gli spalti gremiti al limite della capienza”
“A Napoli la giornata è splendida, manca solo Caruso che canti O’ sole mio”
“Il Torino, la cui parabola ha ospitato ferite crudeli e successi epici e che il destino ha accarezzato come un fiore e trafitto come una lama saracena…”
“Milano si è organizzata per ricordarci che dopotutto l’inverno esiste; e infatti il cielo è coperto quasi quanto il Napoli, che attacca senza mai sguarnire la difesa, e cade quel tipo di pioggia leggera e gelida il cui romanticismo francamente ci è sempre sfuggito”
(Sandro Ciotti)
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