Senza olio di palma

Ho visto persone fumare tre pacchetti di sigarette al giorno e poi non mangiare un dolce perché sulla confezione non c’è scritto “senza olio di palma” e non vaccinare i figli…

Mulino Bianco

Guardate al minuto 7:40 : se succedesse oggi ad una bambina dopo 15 minuti la mamma chiamerebbe la polizia, la città verrebbe paralizzata dalle forze speciali, il sindaco arrestato , insultato su Facebook, poi puntata speciale di Chi l’ha visto, maratona del TG di Mentana e Bruno Vespa che intervista la mamma in diretta con il plastico del furgoncino giallo, I grillini direbbero che Renzi è un boia assassino dei bambini.

Coloranti ed olio di palma

Adesso va di Moda il “senza olio di Palma“.

La storia si ripete

Quarant’anni fa quando fu vietato il colorante E123 andava di moda il “senza coloranti” : per qualche mese tutte le bibite (tranne la coca cola) divennero trasparenti ,. comprese quelle alla menta e il bitter…. passata la moda tutto come prima… succederà lo stesso con l’olio di Palma….purtroppo

Con buona pace di quel radical-chic furbetto ed alla moda di Carlo Petrini

olio di palma

 

I nostri nonni e il fertility day

La seconda guerra mondiale lasciò agli italiani i danni di 1000 o forse piu’ terremoti.
Eppure i nostri nonni la ricostruirono.
Non avevano lo stato che ricostruiva le loro case (lo stato ricostruì con i soldi del piano Marshall strade , fabbriche e scuole ma non case private) .
Non avevano mutua, assistenza sanitaria, asili nido, ma facevano 3-4 figli medi a coppia.
Non aveano articolo 18, ma il lavoro se non c’era lavoro andavano in capo al mondo. Senza lamentarsi dello stato. Anzi di paese ne ricostruirono almeno 3 contando Belgio e Germania
Non aveano indennità di accompagnamento, ma accudivano i vecchi ammalati. Anzi avevano anche il tempo si aiutare i fratelli ed i vicini di casa
MA ERA GENTE CON i CONTROCOGLIONI… non dei debosciati come noi….

CERVELLI IN FUGA DA CRISTOFORO COLOMBO A GIORGIO MORODER

CERVELLI IN FUGA DA CRISTOFORO COLOMBO A GIORGIO MORODER…
ricercatoriPassando casualmente con il telecomando su un dibattito televisivo “, ho focalizzato. ascoltando le banalità assortite di Alan Friedeman. che piu’ che per i “cervelli in fuga” dall’Italia, il vero problema è la qualità dei cervelli che importiamo… Da Friedman a Belen Rodriguez passando per Dejan Stankovic…

Secondo la volgata comune la colpa del Governo e dell’università italiana non sarebbe la frammentazione che ha fatto nascere università sotto ogni campanile da Zagarolo a Castelmontone di Sotto., ma  il fatto di non assorbire la marea di ricercatori e scienziati che genera.

In verità questa marea non è assorbita in primis dalle industrie private, che in Italia ormai da decenni non fanno ne ricerca, ne innovazione che della ricerca è l’applicazione. L’Italia ha vissuto solo nella vituperata prima repubblica (1948-1991) un periodo in cui le aziende italiane hanno fatto innovazione. Prima l’arretratezza culturale ed economica e dopo la furia distruttiva dei rampanti manager e finanzieri senza scrupoli, hanno distrutto il lavoro di decenni di illuminati progettisti ed imprenditori che invertirono nel periodo del boom economico una tendenza ultra millenaria. Tra questi il recentemente scomparso Alfonso Bialetti.

Si perché in verità di cervelli italiani in fuga è piena la storia della scienza e non solo mondiale.

Marconi trovò in Inghilterra l’interesse verso la sua invenzione prima ancora dei soldi per finanziarla.  Altrimenti la sua invenzione sarebbe stata “scippata” da qualcun altro.

La lista comprende inventori come Antonio Meucci, Giuseppe Lodovico Lagrangia, matematico e astronomo che emigrato a Parigi (è sepolto nel Pantheon… e francesizzò il cognome in Lagrange…a proposito perché a Torino non è stato adottato per la via  il nome vero ?)

Quando c’era la Lira: non sembrava ma era una schifezza di mondo…

Quando c’era la lira negli anni ’80-90 , per recarti in Francia dovevi fare la carta di identità, dovevi procurarti la valuta, i “franchi”, prenotandoli in banca in quantità limitata all’equivalente di poche centinaia di euro, salvo motivare il motivo del viaggio e sempre pagando una pesante commissione alla banca.
Le lire all’estero non valevano nulla, altro che pagare con l’euro in un negozio in una zona tropicale al confine tra Argentina e Brasile, o in un bar dal tetto di frasche come successo a me sulla strada che dall’Argentina passi in Cile.
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le iene negli stadi e quelle dei giornali ….

Non è necessario fare nomi, perché il discorso è più generale e non riguarda questa o quella tifoseria. Scene del genere potrebbero avvenire in qualunque città italiana grande o piccola, con due squadre rivali in Serie A o in serie inferiori. La maleducazione e il degrado morale di questo paese ormai ha raggiunto livelli insopportabili ed inimmaginabili 26 anni quando battiato scrisse la cazone da cui … Continua a leggere

Sulla ricerca del Consenso

Ripesco un post lasciato decantare da giugno 2009….

Ricerca del consenso: potrebbe essere solo un desiderio dei politici, la loro vera preoccupazione quotidiana. Ma in fondo il consenso è uno delle più importanti ambizioni degli uomini.
Il bambino impara a casa e a scuola a cercare il consenso:
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