Sergio Tavcar . la Jugoslavia il basket e un telecronista

tavcarSergio Tavcar è, nella mia modesta opinione, un grande uomo di giornalismo, un grande telecronista ed un grande narratore, oltre che un uomo dotato di Ironia e umorismo.
Una cultura sportiva eccezionale affinata in oltre 40 anni di lavoro come telecronista della mitica “Tele Capodistria” (esiste tuttora, ma trasmette solo in ambito regionale sloveno al confine orientale con il nostro paese) e impianta su una background cosmopolita personale, come può avere solo un italiano di lingua slovena cresciuto nella città italiana più aperta alle tre grandi culture europee (tedesca, slava e latina)
Chi ha meno di 40 anni probabilmente non sa chi sia Sergio tavcar. Chi come me ha vissuto i ruggenti anni della pallacanestro europea (sottolineo europea) degli anni ’70-80, se lo ricorda bene, anche se non si ricorda il nome.
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Pianeta senza scampo (Robert Silverberg)

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29484-silverbergPuò un romanzo di fantascienza essere un romanzo “on the road” ?

La risposta è affermativa dopo aver letto questo stupendo romanzo Robert Silverberg. (d’altronde e lo insgenano i grandi da Asimov a Dick, la fanatscienza è prima di tutto l’ambientazione delle grandi storie che si ripetono nell’umanità da un milione di anni)

Silverberg è uno degli scrittori di Fantascienza piu longevi. Classe 1935, appartiene alla seconda generazione degli scrittori di fantascienza.

Non è certamente uno dei grandissimi (Asimov, Clarcke, Heinlenen), ma è sicuramente è un grande. Considerato a torto un “onesto lavoratore” della macchina da scrivere, Silverberg non ha mai scritto capolavori assoluti, ma sicuramente dei grandi romanzi. “Le due facce del tempo” è uno di questi, ad esempio. Questo del 2002 è un altro.
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Mario Donnini: il rombo del Cigno

nuovalri donnini“Marione” Donnini. È uno dei piu brillanti narratori (giornalista sarebbe limitativo) dello sport Italiano.  Lavora da oltre vent’anni per Autosprint ed ha scritto e scrive pagine bellissime sulla storia dell’automobilismo, sui suoi personaggi.

Ci consociamo via Facebbok, siamo coetanei (5 giorni di differenza di età) e mi diverto spesso a leggere i suoi ironici post.

Di libri su Nuvolari ce ne sono bellissimi, ma questo resta unico, con una partecipazione emotiva dell’autore unica, ma senza alcuna retorica nello stile dell’autore….

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Matteo Marani : Dallo scudetto ad Auschwitz (recensione)

marani« Fatto sta che di Weisz, a sessant’anni dalla morte, si era perduta ogni traccia. Eppure aveva vinto più di tutti nella sua epoca, un’epoca gloriosa del pallone, aveva conquistato scudetti e coppe. Ben più di tecnici tanto acclamati oggi. […] Sarebbe immaginabile che qualcuno di loro scomparisse di colpo? A lui è successo. »

In questo libro del 2007, ristampato nel 2014, l’ex direttore del Guerin Sportivo, Matteo Marani, compie nell’ambito della storia del Calcio un opera storica notevole, ricostruendo la vita e sopratutto la morte del primo grande allenatore del calcio Italiano.
L’ungehrese Arpad Weisz infatti fu negli anni 20-30, il primo “mago” del calcio italiano, il primo allenatore a pubblicare un betseller sulla tecnica del calcio.
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Il volo di Volodja…

 A quindici dalla scomparsa di un grande sfortunato campione

Era una domenica di fine inverno-inizio primavera del 1978. Non ricordo se ero a casa per studiare o casualmente. Ricordo solo che rimasi tutto il pomeriggio a guardare la TV. C’erano gli europei di atletica al coperto, quando lo sport aveva per un tredicenne, l’aurea di qualcosa di attraente a prescindere. E quando l’atletica italiana aveva un mucchio di atleti di livello mondiale (Dorio, Simeoni, Mennea, Ortis…). Sono passati 36 anni, ma per la storia è passata un era geologica.
Questo libro di  Giuseppe Ottomano e Igor Timhoin (in realtà è un riassunto di un lungo romanzo del secondo) , narra la storia umana e sportiva dell’eroe di quella giornata. La storia di Vladimir Yashenko (come si scriveva all’epoca) (“Volodia”), prodotto e poi rifiuto di quel mondo orwelliano che era l’Unione Sovietica.

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