Matteo Marani : Dallo scudetto ad Auschwitz (recensione)

marani« Fatto sta che di Weisz, a sessant’anni dalla morte, si era perduta ogni traccia. Eppure aveva vinto più di tutti nella sua epoca, un’epoca gloriosa del pallone, aveva conquistato scudetti e coppe. Ben più di tecnici tanto acclamati oggi. […] Sarebbe immaginabile che qualcuno di loro scomparisse di colpo? A lui è successo. »

In questo libro del 2007, ristampato nel 2014, l’ex direttore del Guerin Sportivo, Matteo Marani, compie nell’ambito della storia del Calcio un opera storica notevole, ricostruendo la vita e sopratutto la morte del primo grande allenatore del calcio Italiano.
L’ungehrese Arpad Weisz infatti fu negli anni 20-30, il primo “mago” del calcio italiano, il primo allenatore a pubblicare un betseller sulla tecnica del calcio.

Grande innovatore, fu il primo e per lungo tempo l’unico allenatore ad aver vinto scudetti con due squadre diverse: Inter (o meglio Ambrosiana) e Bologna. E sopratutto con il Bologna vinse il primo grande trofeo internazionale per un club italiano, la “Coppa Europa Centrale” (all’epoca una vera coppa dei campioni tra le squadre dei paesi europei calcisticamente piu forti all’ epoca)

Eppure c’era un mistero insoluto. Weisz era scomparso ed era stato subito dimenticato nel 1938. Facile sapere perchè: era Ebreo e straniero  e quindi era probabilmente stato costretto a lassciare l’Italia dopo la promulgazione delle leggi razziali.

Ma dove era finito ? Pareva essere stato inghiottito dalla storia.  Marani con un lavoro di anni e qualche colpo di fortuna trovo a pochi metri da casa sua il bandolo della matassa e ricostrui la tragica fine di Weisz e della sua famiglia… ma sopratutto come fosse arirvato lì.

Un riassunto della vicenda di Weisz la trovate anche in questa puntata della bella trasmissione di Enrico Ruggeri , “Il falco e il gabbiano”

http://audio.radio24.ilsole24ore.com/radio24_audio/2015/150929-falcogabbiano.mp3

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