.. ci hanno copiato la numerazione delle Targhe…. dopo la Francia ed altri paesi, anche loro hanno adottato questo schema nazionale di numerazione delle Targhe con due lettere, tre cifre e due lettere.
Lo stesso che noi abbiamo dal 1993.
.. ci hanno copiato la numerazione delle Targhe…. dopo la Francia ed altri paesi, anche loro hanno adottato questo schema nazionale di numerazione delle Targhe con due lettere, tre cifre e due lettere.
Lo stesso che noi abbiamo dal 1993.
Siamo nel corso della peggiore campagna elettorale di tutti i tempi….. In Argentina, nelle campagne elettorali usano ancora molto i cartelloni pubblicitari, speso in un modo devastante per il decoro urbano.
Ma questo è un manifesto per una elezione particolare… sono infatti molto sentite le elezioni riservati ai tesserati dei club calcistici, Sì, li ci sono vere e proprie elezioni (come in Spagna). Ma vedere in metropolitana i manifesti elettorali per le elezioni di una squadra di calcio (il questo caso il Racing di Avellanada, sobborgo di Buenos Aires) è qualcosa di curioso ed insolito.
Ieri un anziano signore residente “vicino” a Roma che si reca da un ottico della capitale per cambiare le lenti degli occhiali. Non ci sarebbe nulla di strano nel fatto: un anziano signore, entra in un negozio di ottica e chiede di cambiare le lenti degli occhiali, pagando e decidendo di non cambiare la montatura, perché non era il caso di spendere soldi inutilmente.
Tutto normale, ma il signore si chiama Jorge Bergoglio ed era vestito da lavoro, sul quale si fa chiamare “Francesco”.
Banconota Argentina degli anni 70: un milione di pesos “Ley”- Era la valuta che era in corso negli anni 70 e aveva a sostituito il “Peso Moneda Nacional” al cambio di uno a 1000….. (dunque questa moneta valeva un miliardo di pesos degli anni 60). L’Argentina ha poi cambiato altre tre volte moneta.togliendo credo undici zeri…. a Farla breve un peso di oggi vale una monetina da 10eurocent e 100.000 di queste banconote….. alla faccia dell’inflazione
In Argentina i Taxi sono numerossimi nelle grandi città, ma anche in quelle piccole: costano relativamente poco e sono un ottima alternativa al traffico privato. Veramente scendi per strada e in meno di due minuti anche se sei in una via laterale e secodnaria sbuca un taxi libero per te.
Non come in Italia.
Naturale quindi che a Buenos Aires vi sia il monumento ai Taxisti