Storia di una paesino … il condono edilzio

Riprendiamo il romanzo sulla storia del piccolo ipotetico paesino, con uno strano episodio,… che dimostra che nel paesino, la legge era uguale (ieri) per tutti tranne che per gli amici di Mario e Giuan…ed oggi…..

Nel piccolo paesino, nel 1987, come in tutta la nazione, entrò in vigore una legge che prevedeva un “condono edilizio”. Ci fu dunque una corsa a denunciare le irregolarità costruttive, per sanare la situazione. Quello che accadde è la dimostrazione che la legge non era e non è uguale per tutti,

1987: “Renato” un onesto artigiano negli anni precedenti aveva fatto costruire una fila di garage per la sua abitazione. Il progetto originale, firmato da duo nipote “Ettore” (e non dal potente “Toni”) , prevedeva la realizzazione della rimessa nel lotto adiacente, alla casa.

In fase di realizzazione, “Giuan” il borgomastro costruttore, gli aveva consigliato però di spostarli di qualche metro e ruotarli in modo da sfruttare meglio il terreno e non impedire la futura possibilità di edificare una casetta sul terreno rimanente.

Per motivi di tempo, non fu presentata alcuna domanda di variante al progetto in comune. Così quando qualche anno dopo venne fuori al possibilità di regolarizzare la posizione, “Renato” persona corretta, presentò domanda di condono.  Era una violazione di così poco conto oche settimane dopo gli fu chiesta la modesta cifra di 200.000 lire (104 euro) e si mise in regola. I documenti gli giunsero “solo” due anni dopo.  Buon per lui, perché quel terreno è oggi edificabile (una piccola casetta, non grandi cose).

Inceve “M.” ed i suoi figli avevano fatto costruire  la casa a “!Giuan” su progetto del socio “Toni”. Evidentemente fece una irregoalrità ben più grossa, pratcamente una mansarda che invece di sottotetto era un alloggio. Ma non pagò . Perchè ? Forse perchè era cliente di “Toni” il potente geometra.  Gi fu detto… “Tu fai domanda, così sei a a posto”, ma tanto non ti faccimao pagare. Fai richeista poi il comune (cioè noi) archiviamp la pratica… ”

Dopo ben 27 anni il comune ha bisogno di soldi ed inizia a rastrellare soldi…  Ci si ricorda del vecchio condono. “Giuan” è relegato a macchietta dell’opposizione e “Toni” è un anziano signore che non conta più nulla.  Così la biondina fa scrivere agli eredi di “M.”, mancato qualche anno fa per farsi dare i soldi .. Un milione di vecchie lire (quindi un ireggolarità 5 volte maggiore di quella di renato) ma senza interessi. Soldi che il comune ha perso grazie agli intrallazzi di “Toni” e “Giuan”… E gli erdi di” M. sono pure incavolati di dover pagare….

Ma la cosa che fa incazzare è che chi era cliente di Toni e Giuan poteva fare abusi e irregoalrità e senza pagare, o pagando , è il caso di dirlo ” a Babbo Morto”….

 

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