Incrocio pericoloso: qualcosa si è mosso… ma serve altro

Nei due precedenti post avevo segnalato le problematiche relative all’incrocio di Via Dante Boetto. Nel weekend l’amministrazione ha provveduto a ripassare le strisce pedonali e a migliorare la segnaletica a terra. Ancorché fatto con troppo spettacolo e “messa in mostra” per i miei gusti, l’intervento, dimostra che la problematica esiste, non era una mia polemica gratuita, ed è (diventata) una priorità dall’amministrazione.

Ma il problema non è risolto con questi paliativi, o per dirla in piemontese “un papin taca na gamba ‘d bosc”: L’incrocio resta pericolosissimo ed occorrono interventi drastici. Non è possibile prevedere una rotonda per problemi di spazio, un semaforo sarebbe costoso, anacronistico e poco funzionale.


Poiché il problema più è la scarsa visibilità dei conducenti che hanno lo stop da Via Airasca e soprattutto da Via Boetto,e visto che gli specchi non risolvono e rendono i conducenti ancora più confusi, credo che si potrebbero analizzare due possibilità, che “butto lì” non perché sia sicuro che siano la soluzione, ma per stimolare a trovare soluzioni innovative.

Sono due possibili soluzioni che potrebbero essere anche abbinate tra loro

Prima idea : Prevedere il senso unico su Via Boetto in direzione verso via Crotto, eliminando dunque le vetture che da Via Boetto attraversano o si immettono su Via Umberto e che non vedono auto e ciclisti provenienti da sinistra (centro del paese). Chiaramente occorre invertire il disgraziato senso unico su Via Roma, che oggi è al contrario di quanto servirebbe.

Seconda idea: “Invertire gli stop”. Fateci caso, dalle vetture su Via Umberto I° (che arrivano a volte troppo veloci, soprattutto dal centro) si vedono meglio le vetture sulle vie laterali che non al contrario. Lavorando anche sulla sede stradale, con cordoli e segnalazioni, anche per evidenziare bene la cosa, soprattutto all’inizio , si potrebbe pensare di costringere allo stop le vetture su Via Umberto I° anziché quelle sulle via laterali che avrebbero precedenza.
Non ci credete ? fate la prova a fermarmi o rallentare oggi arrivando dal Bivio Botteghe all’altezza del pilone. E fate la prova dalla direzione opposta.

Si avrebbe anche il risultato di rallentare la marcia delle vetture (e soprattutto delle moto) che entrano nel centro del paese, accelerando bruscamente dopo i dossi. Va studiata bene con accorgimenti opportuni, anche perché si dovrebbero rallentare le vetture sulle via laterali. D’altronde oggi il traffico su Via Umberto I° è minore che in passato, mentre quello sulle vie laterali è aumentato e destinato ad aumentare, per motivi che ho già spiegato.

Non so se siano soluzioni praticabili ma andrebbero studiate..Sicuramente analizzandole possono venire altre idee migliori. (tra queste NON C’E’ secondo me il SENSO UNICO in Via Umberto I°. Inutile)

Certo che purtroppo a Piscina negli anni 70-80-90, (l’epoca chiaravigliana) non si è pensato al futuro, si sono costruite aree nuove con strade strette e si abbandonò l’idea di prolungare via Pronotto sino all’attuale via Aldo Moro . Ci sarebbe stato spazio per una circolazione come quella impostata Volvera. Vabbè inutile rimestare.

Diamo un 8 all’impegno dei nuovi assessori ed un “5 e mezzo” per la soluzione al problema.

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