Tassa rifiuti a Piscina … chi paga di più (molti) e chi paga di meno…un po di calcoli (CORRETTI)

(corretto le tabelle per un errore sulla quota allo stato che è stata abolita e che ho tolto sia dai calcoli dell’anno scorso che di quella di quest’anno , un po di sollievo per tutti , ma la sostanza non cambia. Ho lasciato dunque il confronto sulla sula quota pagata al comune, quindi a parità di nucleo famigliare e metri rimane lo stesso raffronto

Dopo che nel 2013, il comune di Piscina aveva deciso di mantenere il calcolo della tassa rifiuti secondo le regole della Tarsu, ossia considerando i metri quadri catastali e non la composizione del nucleo familiare, ed aggiungendo pure Garage e Cantine , quest’anno l’obbligo per i comuni è quello di determinare le tariffe secondo i criteri previsti per la TARES , o meglio, secondo la nuova dizione della TARI.
In sostanza , andando nello spirito della vecchia legge Ronchi del 2000, si cercherà di dare maggiore correlazione all’immondizia effettivamente prodotta con la tassa pagata, secondo il principio che chi più produce rifiuti, più paga.

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Quando c’era la Lira: non sembrava ma era una schifezza di mondo…

Quando c’era la lira negli anni ’80-90 , per recarti in Francia dovevi fare la carta di identità, dovevi procurarti la valuta, i “franchi”, prenotandoli in banca in quantità limitata all’equivalente di poche centinaia di euro, salvo motivare il motivo del viaggio e sempre pagando una pesante commissione alla banca.
Le lire all’estero non valevano nulla, altro che pagare con l’euro in un negozio in una zona tropicale al confine tra Argentina e Brasile, o in un bar dal tetto di frasche come successo a me sulla strada che dall’Argentina passi in Cile.
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