STIPENDIATI A SBAFO

Granbassi, Vezzali e stipendiati a sbafo… diamo un taglio. Non solo ai maestri.  Anche per rispetto a chi è morto per noi…..

Nota a latere: Leggo lo stesso giorno della pubblicazione della mia lettera su La Stampa, che gli atleti dello Sci chiedono pure, non contenti di essere mantenuti a sbafo dai contribuenti, di essere esentati dalle tasse: una sola parola VAFFANCULO !!!!

(pubblicata su “La Stampa” del 9 Ottobre 2008″ –

 

Si è parlato molto (ed eccessivamente vista la futilità dell’argomento) delle nostre schermitrici, Vezzali e Granbassi. Su quest’ultima poi , si è scatenato ad arte un “putiferio” pubblicitario sul fatto se potesse o meno condurre una trasmissione televisiva, essendo lei nostro dipendente
come carabiniere. Dovremmo chiederci : è così importante se l’Arma le concede o meno di andare in TV ?
Oppure chiedersi se è opportuno e giusto che la nostra campionessa come migliaia di altri sportivi venga mantenuta nei corpi dello stato con un esborso di decine milioni di euro ogni mese per il contribuente ? E parliamo di gente che la divisa la indossa magari una volta all’anno per recarsi a qualche ricevimento in Quirinale o simili e che probabilmente non sono mai stati una volta in pattuglia in vita loro.
Siamo un paese ben strano che si permette il lusso di mantenere migliaia di pseudo lavoratori dello stato, mentre taglia migliaia di posti di lavoro nella scuola e manca di forze dell’ordine per combattere la criminalità.
Non amo la retorica, ma se la Granbassi e la Vezzali vogliono meritare i nostri soldi e quelle divise, dentro la quale sono morti, per garantire la nostra sicurezza , centinaia di veri eroi che hanno lasciato dietro di se vedove ed  orfani, smettano con le smanie da velina e chiedano di essere messa in servizio permanente effettivo, pattugliando le nostre città di notte.
Non possiamo più permetterci i “dilettanti di stato” in stile sovietico-socialista, ne dal punto di vista economico ne tantomeno da quello etico, soprattutto se smaniano di andare in TV a nostre spese, magari per fare magre figure a “porta a porta”.

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