Osvaldo “Mosè” Napoli riscrive i dieci comandamenti

Nello scalpore suscitato dal bestemmia del nostro premier si distingue il solito interessato vassallo ….

Mi ha colpito la frase attribuita da alcuni giornali al deputato Napoli (ho abolito per chiunque il termine “onorevole”) che avrebbe detto:
«la libertà, come diceva Hugo, inizia dall’ironia». (leggi qui)Forse ho letto troppo Flaiano , Longanesi e lo stesso Hugo, ma non vedo ironia in una brutta barzelletta.Nella mia educazione cattolica avevo imparato due formule per il secondo comandamento: “Non bestemmiare” e la più morbida “Non nominare il nome di dio invano”.

Mi avevano insegnato anche che mentre poteva esserci un attenuante se una bestemmia scappava duramente un momento di arrabbiatura, era ben grave se la bestemmia era voluta, gratuita o peggio detta per “fare spettacolo”. 

Forse il partito dell’amore, del “family-day”, dei valori cristiani in Europa, non riuscendo a cambiare la costituzione ha cambiato i dieci comandamenti ?
Il secondo è diventato forse: “Non bestemmiare senza ironia e fuori dalle barzellette” ?
Ci potrebbero spiegare i fedelissimi del premier se per caso non sia cambiato anche il “signore Dio tuo” del primo comandamento ? Così tanto per dissipare i dubbi. Caro signor Napoli, si crede il nuovo Mosè ?

Quanto all’ironia… Sono p…. questi giavenesi…
Scherzo, come Bossi sui romani

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