Il crollo della Lega a Pinerolo. Come perdere due terzi dei voti e fare finta di niente.

Solo un anno fa la Lega Nord conquistò a Pinerolo alle elezioni regionali un ottimo 13%.

Alle ultime comunali ha ottenuto un deludente 5%, uno dei peggiori risultati degli ultimi vent’anni.

Cosa è successo ? Quali sono le cause ? A mio avviso due motivi fondamentali e strettamente locali.

Non volendosi inserire nella diatriba Chiabrando-Camusso, hanno pensato di correre da soli, cosa che in passato aveva pagato in termini di voti di partito e sperando al secondo turno di avere un peso in termini di sostegno agli attuali alleati a livelli superiori (PDL e Co)

Così facendo, ed in presenza di un candidato “debole” molti elettori leghisti sono rimasti a casa, o hanno concentrato voti sul Chiabrando (peraltro il centro-destra è regredito comunque).

Il secondo aspetto è il disaccordo della base leghista con le politiche fatte dal governo regionale di Cota in materia di sanità. Se già l’accorpamento delle ASL operato dal centro-sinistra aveva disgustato molti pinerolesi, ancora più grave sono state le decisioni o gli annunci di tagli, lo spostamento di uffici a Rivoli e Collegno.

Coma ha detto un amico mio ex elettore leghista: “Ma se “Roma è ladrona”, perché tagliano a Pinerolo ?”

Insomma quella Lega, che si diceva così attenta al territorio soprattutto in provincia, ha preso una sonora batosta proprio in quel territorio che era sua terra di conquista. E questo anche in altre realtà come Novara e Vercelli.

Forse è il caso di riflettano….

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