il ministro contro gli eterni studenti

POLETTI HA RAGIONE !!!

Ha perfettamente ragione

Non piacerà al buonismo dei bamboccioni che bazzicano spesso i social, a coloro che qualunque cosa dicano i politici devono sfogare compulsivamente la loro nullità, ma ha ragione.

E lo dice chi è a metà delle due categorie, essendosi laureato con 99 a 25 e mezzo (a ma all’epoca a meno di 24 non potevi laurearti ed in più lavoravo)
Frasi da incorniciare perché sono cose che vedo tutti i giorni sul lavoro.
Quasi tutti quelli che incontro mi dicono che si trovano a competere con ragazzi di altre nazioni che hanno sei anni meno di loro e fare la gara con chi ha sei anni di temp in più diventa durissimo”. Se si gira in tondo per prendere mezzo voto in più – ha insistito il ministro – si butta via del tempo che vale molto molto di più di quel mezzo voto
Perché è meglio laurearsi con 97 a 21 anni? Perché così, ha aggiunto Poletti, “un giovane dimostra che in tre anni ha bruciato tutto e voleva arrivare”.

In effetti se dovessi assumere qualcuno scegliendo tra chi in 3 anni ha fatto tutto e chi ce ne ha messi 8 vivendo a spese di mamma e papà… sceglierei certamente il primo., che si sicuramente ha più talento e “voglia”…

Aggiungo che bisognerebbe poi discutere delle milionate di inutili lauree in materie che alla meglio possono portare all’insegnamento. Nobilissima professione, ma per le quali abbiamo dieci volte i laureati che servono.

Mentre immigrati dell’est europeo che stanno prendendo tutte altre nobilissime professioni dirigendo ormai cantieri e opere, altro che muratori (comunque ricercati perché lavorano di piu’ di molti viziatelli italiani già nati dirigenti da ufficio e top manager, ma che non sanno fare spesso 2+2 senza usare lo smartphone). E meritano che i loro figli diventino i nostri dirigenti del futuro.

Film già visto con gli Ungheresi che diventano presidenti della repubblica francese, i figli di minatori Italiani che diventano primi ministri in Belgio, presidenti in Argentina o Sindaci di New York.

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