Il blogger

C’era una volta un blogger. Non contava nulla, non aveva potere, ma viveva senza preoccupazioni, con la testa piena di sogni. Ma il paesino in cui viveva gli pareva grigio, malato d’anima, arretrato, morto senza vita e ne soffriva.

Una sera passeggiando per le strade deserte, ebbe un idea: “E se spiegassi loro delle cose ?Se spiegassi loro quello che so e che penso ? Sicuramente li farei crescere e farei loro aprire la mente, liberandoli dalla loro grettezza ?”


Andò a casa, accese il computer e creò un sito internet, cominciando a spiegare come avrebbe fatto le cose , e come chi comandava nel paese stesse sbagliando.

Tanti nei giorni successivi si collegarono e lessero cosa lui raccontava, Qualcuno commentò, ma erano tutto sommato in pochi.

Il blogger, ben sapendo che non si può cambiare il mondo in un giorno, non si scoraggiò, il giorno dopo tornò sul blog e di nuovo lanciò nella rete le sue parole. Nuovamente un po’ di persone si collegarono, ma meno della volta prima. Qualcuno rise di lui, altri lo trattarono da pazzo. Ma lui continuò imperterrito ad esprimere le sue opinioni,

Ma mano a mano i curiosi si fecero rari e si trovò a scrivere per se stesso. Ma non rinunciò. Scoprì che non sapeva far altro che scrivere e spiegare le sue opinioni, Cominciò dunque a non preoccuparsi più di essere letto.

Un giorno su un post apparve, per la prima volta dopo anni un commento. “Non vedi che nessuno ti legge e non ti leggerà mai ? Perché diavolo vuoi perdere il tuo tempo ? ”

“Amo questo paese e vorrei migliorarlo” rispose il blogger.

“Ed è migliorato ?”

” No” ammise il blogger

“Ed allora perché ti ostini ?”

“Continuo a scrivere. E continuerò … Un tempo era per cambiare questo paese… oggi scrivo perché questo paese non cambi me.”

(elaborazione del racconto di Bruno Ferrero “il Narratore” da “a volte basta un raggio di sole”, ediz. LDC 1998)

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