Disse il geom. Chiaraviglio in uno degli ultimi consigli comunali:

“Con il nuovo strumento urbanistico è difficile poter costruire, soprattutto con la crisi economica, nel senso che si sono fatte zone di PEC troppo estese dove è difficile mettere d’acc4ordo tutti i proprietari. Ai Margari, per esempio, per fare la prima lottizzazione, devono mettersi d’accordo 14 o 15 proprietari. Inoltre, chi acquista deve realizzare tutte le opere di urbanizzazione prima di qualsiasi costruzione. L’ideale sarebbe ridurre le zone con una revisione del Piano Regolatore.

Sulle opere di urbanizzazione, come i marciapedi, una delle pagine più vergognose del periodo in cui Chiaraviglio fu sindaco, ne parlerò abbondantemente in altri post.

Ma torniamo a monte : perché un piano regolatore con lotti così estesi su cui costruire ?

A Piscina, anziché modificare il piano regolatore per gradi, con piccole espansioni che seguissero la naturale espansione del paese, si è voluto fare questa variante spaventosa, che raddoppiava l’area edificata/edificabile sul paese. Un modo per accontentare decine e decine di famiglie e quindi centinaia di elettori.

Le leggi urbanistiche da molti anni impongono certi obblighi, soprattutto quando si fanno grandi varianti al piano regolatore. In questa situazione, ti impongono regole così astringenti e normative così complicate. Altrimenti si rischia una edificazione a macchia di leopardo, con ovvi problemi per il comune a raggiungere le varie case con strade e fogne.

Ma oggi quale risultato abbiamo ? Edilizia ferma ed elettori di Chiraviglio (ma forse anche di Edda Basso) ormai scontenti.

Al dil che sarebbe bene che Chiaravilgio si interessasse in politica di qualcosa di diverso dal mattone… rendendo onore al suo mandato di consigliere., mi fa letteralmente ridere che a lamentarsi del piano sia colui ce lo ispirò (fu sostanzialmente approvato nel 2003-04 quando ancora era sindaco).

Ma è così: ormai da dieci anni Chiaraviglio non ne azzecca una…