ASL non poteva che finire così… la pietra tombale sul pinerolese

Quanto avvenuto nella riunione che ha deliberato la nuova sede della nuova ASL si presta per un consigliere di minoranza come ad una serie di riflessioni. Premetto che i nostri sindaci hanno fatto bene a lasciare l’aula, se questi sono i metodi, ma ormai non c’era l’atra alternativa: la frittata era stata fatta e cucinata da anni.

Al di là che è paradossale che siano i sindaci, a lasciare l’aula: di solito lo fanno le minoranze consigliari a lasciare l’aula per protestare contro la loro arroganza generata dalle attuali leggi.

La legge del contrappasso. Ma siano sinceri e meno egoisti. Il Pinerolese ha il 20-30% degli abitanti della nuova ASL Certo a noi la sede a Pinerolo avrebbe fatto comodo.

Ma a quelli di Rivoli, Pianezza e Givoletto ? Dunque alla fine agli “altri” la pretesa dei Pinerolesi è apparsa egoista e favorevole a una minoranza a scapito della maggioranza dei cittadini. Lo stesso comportamento di certi sindaci sulla questione della discarica: l’interesse del campanile prima di quello generale.

Rimane il dubbio che se si fosse accettato di fare la fusione con Moncalieri e Chieri, almeno si avrebbe avuto un peso numerico maggiore. Ma tutta la questione ormai evidenzia che la sanità è materia Regionale e che i sindaci conteranno sempre meno.

Se sia giusto o meno, se sia positivo o meno lo capiremo col tempo.Cerchiamoci un ruolo diverso: i sogni di Pinerolo “provincia” ormai appartengono ad un passato irripetibile.

Non chiudiamoci sull’Aventino e ritagliamoci un ruolo nella prossima “area metropolitana”.

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