Ha ragione Mario Draghi, quando afferma di comprendere i giovani ventenni e trentenni che si sentono senza prospettive e sono arrabbiati. (neppure noi 45nni siamo così certi del futuro).

Di fronte agli incidenti di Roma, c’è da chiedersi perchè in Italia si finisce sempre così con infiltrati a ditruggere tutto ? Sarà il metodo Kossiga ?
Ho tutta la comprensione per gli “indigados” che in tutto il mondo sono scesi a manifestare pacificamente.

Ma anche è forte il disprezzo per i violenti infiltrati, siano essi mandati da “qualcuno” per provocare i disordini (metodo Kossiga ?), siano essi arrivati “per conto loro”.

La comprensione per chi sa di essere destinato ad un futuro pessimo, senza garanzie, senza benessere, senza pensione,

A differenza dei nostri “padri“, magari ex-sessantottini, che se ne stanno belli paciarotti al bar a godersi la meritata pensione e pontificare su questi facinorosi che “non hanno voglia di lavorare”.

E soprattutto mentre i cosiddetti onorevoli, restano attacati alle loro poltrone e al loro vitalizio ottenuto vergognosamente con soli 5 anni di “lavoro” e continuano a viaggiare a nostre spese, anche quando si portano le donnine a casa con i voli di stato.

2) Al tempo stesso provo disgusto per questa sinistra massimalista che depreca le violenze dei black box, ma da 10 anni santifica Carlo Giuliani, un esagitato che ha assaltato una camionetta della polizia ed è stato ucciso (per legittima difesa9 da un povero coetaneo spaventato.

In un episodio che servì solo a giustificare la repressione pianificata contro manifestanti pacifici (con tanto di bottiglie incendiarie portate dentro da chi le aveva “trovate”)

Mi sovviene una frase che circolava molti anni fa e che veniva recitata ai giovani di quarant’anni fa “non fidarti di nessuno che abbia più di trent’anni”…

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