Notai evasori (?), gli onorevoli blablablà e ipocrisie di partito

Premesso che ai ciarlatani non credo e neppure alla demagogia e quindi non ho mai votato Berlusconi, e non voterò mai Grillo, che nasconde dietro ululati e gli insulti e le evocazioni di escrementi e cimiteri cl’ incapacità propositiva del cinque stelle e del
loro puerile programma.

Ma vorrei dire al Partito Democratico e al suo segretario che forse non andranno da nessuna parte se non capiranno che il vento è cambiato. 
La gente non può più tollerare che il capo dei senatori Finocchiaro, se ne vada arrogantemente all’Ikea con la scorta.
Sarà anche demagogia contestarlo e inzuppare i social network di quel servizio fotografico, ma è anche arroganza non prendere una posizione pubblica di critica da parte
del partito . Insomma una bella lavata in pubblico il signor Bersani doveva
farla alla signora FInocchiaro.
Ancor di più di doveva intervenire nel caso del notaio evasore ed onorevole del PD. 

 

Ricorderete che alcune settimane fa la Guardia di Finanza e la magistratura non solo hanno contestato (in modo che pare inoppugnabile) ad una decina di notai torinesi una
evasione fiscale, ma addirittura ha evidenziato una possibile truffa allo stato.
Un deputato torinese del PD,  Stefano Esposito  con una interrogazione al ministro della
giustizia ha chiesto che venissero resi pubblici i nomi di questi presunti evasori.
Ed è saltato fuori che tra essi c’era un deputato del PD, la signora Francesca Cilluffo.
La direzione del PD non ha ovviamente preso provvedimenti.
Ed esponenti del PD con cui ho avuto una scambio di opinione su Facebook, alle mie
rimostranze sul fatto che il partito non prendesse provvedimenti nel confronti
di questa signora hanno risposto “democristianamente”  che  essa
risponderà alla magistratura e agli elettori. (e come sche se ti mettono capolista vieni eltto ancher se sei l’assassino  di Brindisi ?)
Non sono d’accordo un partito serio e attento alla serietà che i cittadini richiedono avrebbe un altro approccio. 
Una brutta figura per il partito democratico e per lo stesso Esposito che  si è calmato quando di mezzo si è trovato una sua collega dello stesso partito della stessa città. Da
chiedersi cosa avrebbe fatto se avesse “scoperto” un notaio del PDL o di altri partiti.
Esposito è nato a  Moncalieri (come Chiamparino), ma ha la stessa foga censoria di
quelli di San Damiano che prima tiran la pietra e poi nascondono la
mano.
 Un serio partito che ha cuore la propria immagine (e anche la sostanza) di partito serio, avrebbe come minino stigmatizzato la cosa. In paesi seri come la Gran Bretagna o la
Germania, la signora sarebbe stata subito sospesa dal partito e costretta a dimettersi.
 Non è dunque da grillini demagoghi chiedere che nei confronti della Cilluffo venissero presi provvedimenti, ma da cittadini seri., convinti che la democrazia non deve essere ostaggio di una casta di nominati (*) non si sa in grazia di cosa…
Invece si alimenta la sacrosanta rabbia dei cittadini che considera ormai gli “onorevoli” una casta di nominati, di arroganti. E i cittadini hanno ragione ad essere incazzati.
Note:
(*) Da segnalare che il signor Esposito e la signora Cilluffo sono alla prima legislatura, e
come tutti i parlamentari in carica NON sono mai stati eletti nel senso di scelti dai cittadini ma nominati dalle segreterie grazie a quella legge elettorale detta “porcata”,  ben gradita a tutti i segretari di partito, perché ha permesso a cinque segretari di partito di decidere al posto dei cittadini chi dovesse sedere in parlamento.
Che rispetto ai non eletti hanno avuto il solo “merito” di essere stati messi in cima
alla lista elettorale.  Merito che andrebbe spiegato da cosa derivi…. 

 

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