Grillo: Di lavoro non se ne parla

Due parole mancano negli sproloqui di grillo e dei suoi fanatici seguaci: Democrazia e Lavoro… c’è da preoccuparsi….”
Questo ho scritto nella mia pagina facebook… subito sono stato accusato di fare disinformazione …

Riporto qui il programma del 5 stelle, per la parte destinata all’economia (non c’è alcuna parte espressamente dedicata al lavoroi) ( :http://www.beppegrillo.it/iniziative/movimentocinquestelle/Programma-Movimento-5-Stelle.pdf)

Ditemi voi se dopo aver letto queste pagine siete convinti che sul problema del lavoro, ci siano delle proposte.

Io trovo solo discorsi su borsa, consigli di amministrazione, banche e di argomenti che più che alla voce “economia” dovrebbero esser messe alla voce “ambiente”

• Introduzione della class action
• Abolizione delle scatole cinesi in Borsa
• Abolizione di cariche multiple da parte di consiglieri di amministrazione nei consigli di società quotate
• Introduzione di strutture di reale rappresentanza dei piccoli azionisti nelle società quotate
• Abolizione della legge Biagi
• Impedire lo smantellamento delle industrie alimentari e manifatturiere con un prevalente mercato interno
• Vietare gli incroci azionari tra sistema bancario e sistema industriale
• Introdurre la responsabilità degli istituti finanziari sui prodotti proposti con una compartecipazione alle eventuali perdite
• Impedire ai consiglieri di amministrazione di ricoprire alcuna altra
carica nella stessa società se questa si è resa responsabile di gravi
reati
• Impedire l’acquisto prevalente a debito di una società (es. Telecom Italia)
• Introduzione di un tetto per gli stipendi del management delle aziende
quotate in Borsa e delle aziende con partecipazione rilevante o
maggioritaria dello Stato
• Abolizione delle stock option
• Abolizione dei monopoli di fatto, in particolare Telecom Italia, Autostrade, ENI, ENEL, Mediaset, Ferrovie dello Stato
• Allineamento delle tariffe di energia, connettività, telefonia, elettricità, trasporti agli altri Paesi europei
• Riduzione del debito pubblico con forti interventi sui costi dello
Stato con il taglio degli sprechi e con l’introduzione di nuove
tecnologie per consentire al cittadino l’accesso alle informazioni e ai
servizi senza bisogno di intermediari
• Vietare la nomina di persone condannate in via definitiva (es. Scaroni
all’Eni) come amministratori in aziende aventi come azionista lo Stato o
quotate in Borsa
• Favorire le produzioni locali
• Sostenere le società no profit
• Sussidio di disoccupazione garantito
• Disincentivi alle aziende che generano un danno sociale (es. distributori di acqua in bottiglia)..
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