Fu così che mi accinsi al mio quarto viaggio In Argentina. Il più lungo di tutti : un mese intero …
Quarto viaggio ? Per vedere le stesse cose ? No, perché ogni viaggio mi ha portato a vedere cose diverse: oltre a visitare parenti ed amici, ognuno di essi mi portò a mete diverse: il primo ad una breve visita a Buenos Aires e soprattutto alle cascate di Iguaçu, il secondo a visitare l’ovest del Paese (Mendoza ed il Cuyo), il terzo una visita più lunga a Buenos Aires e ai suoi dintorni ed il Nord-Ovest (Salta, Jujuy, Tucuman) e questo ad un tour di quasi venti giorni in Patagonia e Terra del fuoco.

Dalle metropoli, al nord sub-tropicale dei grandi fiumi, alle Ande della zona centrale, al nord ovest con i suoi colori spettacolari e le montagne tropicali, ora alla Patagonia e la Terra del Fuoco con steppe, ghiacciai eterni ed imponenti, il suo vento.

Dagli uccelli tropicali, ai Llama del Nord-Ovest, ai Pinguini e alle Balene (purtroppo queste le ho mancate) , agli struzzi , alle foche e lupi marini. 
Insomma come confrontare i fiordi norvegesi, con la Sicilia, o le isole della Grecia. I ghiacciai delle Alpi con le Spiagge della Sicilia. Girare l’Argentina è come girare l’Europa .

Ma c’è qualcosa di più dell’aspetto turistico. Ci sono i miei parenti, ci sono gli amici di Suardi, sempre accoglienti e disponibili.  C’è un popolo accogliente, ospitale, c’è un mondo da conoscere, vivendo come ho fatto io con loro.

Quattro viaggi, nell’ultimo dei quali  ho condiviso 18 giorni di viaggio con 40 persone, inizialmente sconosciuti, poi mano a mano amici.

Ma soprattutto visitare un paese e aver passato oltre 3 mesi in 10 anni, e di aver frequentato una parte dei suoi abitanti, mi ha permesso di avere una visione più diretta rispetto agli stereotipi cui siamo abituati.