Opinione sulla sentenza della corte suprema

Opinione di un non laureato in legge….
Anche in Italia abbiamo avuto corti costituzionali schierate. Ma un altro, ed è il tratto comune tra USA e Italia- In entrambi i paesi la classe politica (sopratutto quella “progressista”) cerca periodicamente di delegare alla corte il “legiferare ” con sentenze “tirate per i capelli” su argomenti in cui sano di non avere una maggioranza per farlo. Soprattutto quando si tratta di riforme costituzionali, che soprattutto negli stati uniti hanno un iter difficile. Perché oltre al voto qualificato in parlamento, occorre la ratifica di 3/4 degli stati.
Quindi l’inserimento del diritto a disporre del proprio corpo liberamente o all’aborto non riuscirà mai a entrare in costituzione.
Cosi pure un emendamento che abroghi il diritto di portare armi (sancito dal secondo emendamento).
Non voglio entrare nel tema “aborto” (le mie idee so essere osteggiate sia dagli ultraconservatori bigotti sia dai cosiddetti paladini dei cosiddetti diritti umani) , Ma se fare un analisi su cosa sia successo-
In sostanza è stata ribaltata la sentenza del 1972 (Roe vs Wade ) stabilendo che se gli stati pongono limiti all’aborto non violano il 14° emendamento che , tra le altre cose prescrive “Nessuno Stato porrà in essere o darà esecuzione a leggi che disconoscano i privilegi o le immunità di cui godono i cittadini degli Stati Uniti in quanto tal” .
In sostanza la diatriba che dura da 50 anni è se l’aborto sia un diritto dei cittadini. Secondo molti 50anni fa la sentenza della corte suprema fu una forzatura, Forzature che spesso abbiamo visto anche in Italia.
Il bello che la storica sentenza del 1972, parlava di “privacy” non di diritti specifici, solo di Privacy 
 
Ma in effetti tale diritto (sul quale non voglio dare un parere), ad una lettura pragmatica e non ad una fumosa visione ideologica, nella costituzione americana non c’è….
Perché in tema costituzionale anche negli USA non esiste lo “Stare decisis” tipico dell’ordinamento anglosassone.