Bezos ed i Pro-PAL

Sono mesi che in Italia c’è una manifestazione ogni settimana Pro Palestina, Pro Ucraina, Pro Rami e quant’ altro, dove costringono a bloccare mezza città e ci sono sempre quei 4-5 vandali che imbrattato muri, sporcano e distruggono qualcosa.
Almeno gli invitati di Bezos, che bloccano una città, sono eleganti, non imbrattato muri, spendono e portano soldi.0

Referendum

“Loro dicono: ‘Andate a votare SI”
Io dico: ‘Leggete la Costituzione.’
Perché la Carta — quella vera, scritta da chi la democrazia l’ha costruita con sacrificio — prevede anche la libertà di non partecipare al referendum abrogativo, e non è menefreghismo: è una scelta politica.
Perché se non si raggiunge il 50% + 1 dei voti, il referendum non è valido.
Quindi chi resta a casa, se lo fa consapevolmente, sta usando uno strumento costituzionale.
Altro che “dovere morale”: qui c’è un diritto preciso, scritto nero su bianco.
Io ho troppo rispetto per i padri e le madri costituenti per farmi dare lezioni da chi apre la Costituzione solo quando gli conviene.
La mia scelta sara’ consapevole: non votare per non far raggiungere il quorum.

Berlinguer cambogiano

499595069_755012730182416_8871065116202431337_nL’11 aprile del 1975 il comitato centrale del Partito comunista italiano (Enrico Berlinguer, Giorgio Napolitano, Massimo D’Alema, Antonio Bassolino, Armando Cossutta ed altri) stilò uno storico comunicato a sostegno dei khmer rossi cambogiani, simbolo della resistenza contro gli Stati Uniti: “Ogni democratico, ogni comunista, sia, come sempre e più di sempre, al loro fianco”. A piazza Maggiore a Bologna il Pci organizzò una oceanica manifestazione e l’oratore principale fu proprio Massimo D’Alema, segretario nazionale della Fgci. L’Unità manda degli inviati in Cambogia a seguito della grande manifestazione di Bologna, per raccontare la “straordinaria rivoluzione comunista” dei khmer rossi. Quando i telegiornali Rai cominciano a trasmettere qualche brandello di verità raccontando gli orrori di Pol Pot e dei suoi pazzi seguaci (la cui narrazione più emotivamente trascinante resta il film “Urla nel silenzio” di quel Roland Joffè che due anni dopo sarà il regista di “Mission”) l’Unità titola in prima pagina: “I falsari della tv”. I telegiornali della Rai che dicono la verità vengono additati come “esibizione di parzialità e menzogna”.
Il documento del Pci e la manifestazione dalemiana dell’aprile 1975 a Bologna furono organizzati per celebrare la conquista da parte dei khmer rossi della capitale cambogiana, Phnom Penh, avvenuta il 10 marzo 1975. Qual era il cuore del messaggio rivoluzionario dei comunisti cambogiani, che tanto infiammava i cuori di quelli italiani? Un concetto semplice: tutto è dello Stato, niente appartiene alla persona. E quando i khmer rossi dicono tutto, intendono tutto. Lo Stato è tutto, la rivoluzione che lo incarna è tutto.
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Il primo elemento da disarticolare per i khmer rossi è la famiglia: i bambini sono dello Stato. Le madri venivano immediatamente separate dai neonati, per legge. I figli venivano incoraggiati a denunciare i comportamenti “controrivoluzionari” dei genitori, determinandone la deportazione nei campi di lavoro forzato o direttamente l’eliminazione fisica. In appena quattro anni, tra il 1975 e il 1979, il comunismo di Pol Pot arrivò così ad eliminare due milioni di persone, un quarto dell’intera popolazione cambogiana. Vennero uccisi per primi tutti i monaci, gli “intellettuali” (bastava portare gli occhiali per essere considerati tali), gli artisti, poi anche gli ingegneri, i medici, tutti gli studenti. Il genocidio cambogiano è il più grave genocidio della storia umana per numero di morti rapportati alla popolazione colpita eppure nessuno dei manifestanti di Bologna dell’aprile 1975, nessuno dei firmatari del documento dell’11 aprile, nessuno dei giornalisti dell’Unità si è mai scusato.
Ieri è morto Nuon Chea, l’ormai 93enne numero due di Pol Pot, condannato per genocidio solo nel 2014. Con lui se ne va l’Himmler o il Goering di quel regime che fu peggio del nazismo. In Cambogia ora è premier Hun Sen, viene anche lui dalla militanza khmer, quindi ha vietato ogni ulteriore indagine sul periodo del genocidio cambogiano. Scrivo queste righe per far sapere a chi non sa, per non dimenticare, perché qualcuno si vergogni di quel 1975 a Bologna che ancora oggi non ha saputo rinnegare. 22

Mi sento inclusivo

Oggi mi sent* inclusiv* e quind* ho decis* di scrivere in mod* appropriat* a cost* di sembrar ridicol*

 

(Ah tra l’altro come si pronuncia ? l’asterisco o la Schwa ? a/e/i/o/U)

schwaAnche qui devo dare ragione al minustro di destra… I regimi totalitari cercano di cambiare la lingua artificiosamente. la schwa è artificiosa cone il voi mussoliniano o la neolingua orwelliana. Ma qui non è il governo il regime totalitario, è la chiesa woke, la dittatura ideologica della cultura del piagnisteo… Che vuole imporre assurdità come la schwa…
E dire che appunto ne “La Cultura del piagnisteo” saggio del 1993, Robert Hughes di fronte ai primi disastri del politcal correct applicato alla lingua inglese (tipo “craftman” (artigiano sositutito secondo la chiesa radical da craftperson), scrisse che non osava pensare cosa sarebbe successo quando ste stupidaggioni avrebbo preso piede nelle linque romanze dove ogni sostantivo ha un genere…..
 

Steve delle Casa

Wow ! da lotta continua al ristorante cambio che bella parabola per un radical chic.

Se vi fermate al bar rischiate di finere flambè ? Come qualcuno nel 1977 all’Angelo Azzurro ?

 

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Ha ragione enrico ruggeri

Una che nega l’allunaggio nel ’69, per quanto bella sia, non merita applausi ma solo sonore risate. Enrico Ruggeri ha ragione, questi pseudo artisti non hanno mai letto un libro…figuriamoci se hanno aperto quelli di scuola. Ma per favore, gli esempi da prendere in considerazione sono altri!
Ed il bello è che il suo voto conta come il mio….
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La Domenica nera

la domenica nera
Ricordo come fosse ieri. Nevicava, Ero andato al cinema a Pinerolo (a vedere “E.T.” … non avendo ancora 18 anni, in treno). All’epoca non c’erano social e smartphone e quando arrivai a casa, mia Madre mi chiese se ero intero… non capii …
Tra l’altro la stessa domenica a Champoluc cadde una funivia. 11 morti… tragedia passata , purtroppo in secondo piano.13