Da mesi è in atto la campagna “Verità per Giulio Regeni”, una doverosa battaglia anche per la famiglia, ma personalmente resto perplesso sin dall’inizio della vicenda e ancora di più dopo le notizie degli ultimi giorni.
Perché forse si dovrebbe parlare di “verità SU Giulio Regeni”: un cambio sostanziale di preposizione semplice.
Il conoscere chi ha ucciso il ricercatore italiano e sapere il perché, non può essere separato dalla conoscenza su che cosa lui facesse realmente in Egitto, sui veri motivi della sua permanenza. La favoletta della tesi di laurea convince sempre meno.